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Praz, Mario.

Scrittore e critico letterario italiano. Laureatosi in Legge a Roma (1918) e in Lettere a Firenze (1920) con una tesi su D'Annunzio, nel 1924 P. partì per l'Inghilterra dove insegnò nelle università di Liverpool (fino al 1932) e Manchester (dal 1932 al 1934, anno del suo rientro in Italia). Si stabilì quindi a Roma e fino al 1965 fu docente di Lingua e letteratura inglese presso l'università La Sapienza. Collaboratore di molte riviste e giornali italiani e stranieri, studiò l'ambiente inglese, del quale analizzò tutte le manifestazioni artistiche e sociali. La sua attività si concentrò sull'aspetto più squisitamente letterario e le sue attente analisi partirono dalle influenze italiane in ambito inglese per arrivare, passando attraverso aspetti particolari o interi periodi culturali, all'illustrazione di singole figure di scrittori. Composita è quindi la sua produzione, della quale è opportuno ricordare: Secentismo e marinismo in Inghilterra (1925); La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica (1930), la cui versione inglese (The romantic agony) ebbe, tre anni dopo, un'eco vastissima; Storia della letteratura inglese (1937); Machiavelli e l'Inghilterra (1942); La filosofia dell'arredamento (1945); Cronache letterarie anglosassoni (3 volumi, 1950, 1951, 1966); La crisi dell'eroe nel romanzo vittoriano (1952); Bellezza e bizzarria (1960); Caleidoscopio shakespeariano (1969); Il patto col serpente (1972); Il Giardino dei sensi (1975); Perseo e la Medusa: dal romanticismo all'avanguardia (1979); Voce dietro la scena (1980). P. fu anche importante traduttore di autori quali Ch. Lamb, G. Moore, W. Shakespeare, B. Jonson, J. Addison, W.H. Pater, Th.S. Eliot e P. Valéry. Scrisse alcuni libri di viaggio (Penisola pentagonale. Pretesti spagnuoli, 1928; Viaggio in Grecia, 1943; Il mondo che ho visto, 1982) e curò le antologie Poeti inglesi dell'Ottocento (1928) e Antologia della letteratura inglese (1936). Postume sono apparse delle raccolte epistolari: Lettere a Bruno Migliorini (1983) e Carteggio Cecchi-Praz (1985). La sua attività gli fruttò molti riconoscimenti, tra i quali la medaglia d'oro della British Academy (1935), le lauree honoris causa delle università di Cambridge, Aix-Marseille, Uppsala e della Sorbona e, nel 1962, la carica di Knight Commander of the British Empire, cavaliere dell'Impero britannico. Nel 1995 la casa in cui P. trascorse gli ultimi anni di vita, un appartamento di Palazzo Primoli a Roma, è diventata sede staccata della Galleria Nazionale di Arte Moderna e raccoglie le sculture, i dipinti e gli oggetti di arte applicata appartenuti allo scrittore, nonché testimonianze della sua vasta attività (Roma 1896-1982).